LA PREPARAZIONE DEL
RISOTTO
Cuocere
il risotto:
L'origine
del risotto è assai modesta e legata ai ritmi della vita contadina e,
nonostante ciò, la sua preparazione è abbastanza elaborata. Il risotto
è un'avventura gastronomica che comincia con un soffritto, prosegue con
la tostatura del riso (e degli eventuali ingredienti aggiunti) e procede
con la graduale aggiunta del brodo: un mestolo ogni volta che la quantità
versata in precedenza è stata assorbita. Il risotto deve quindi cuocere
per 15-18 minuti nel brodo aggiunto poco alla volta ma, in alcune
ricette e in determinate zone d'Italia, questo può essere versato tutto
all'inizio. In questo modo le massaie di una volta potevano porre la
pentola accanto alle braci e, rimestando dolcemente, lasciare che il
riso cuocesse lentamente, insaporendosi a dovere. E' il caso della cottura
tradizionale del Risotto alla pilota - da "piloti", come
venivano chiamati gli operai addetti alla pilatura del riso, piatto
tipico della fascia di Pianura Padana al confine tra le provincie di
Mantova e Verona, zona di produzione del celebre Vialone nano.
Il
soffritto:
Il soffritto "l'arte di soffriggere si apprende più con la pratica
che con la teoria; a ogni modo qui di seguito forniamo le indicazioni di
base mirate alla specifica preparazione del soffritto per il risotto. La
scelta tra cipolla, scalogno e aglio deve essere compiuta sulla base
degli ingredienti che si uniranno al riso nella ricetta: la cipolla ha
un sapore più delicato, l'aglio è più deciso e lo scalogno
è intermedio tra i due. Identificato l'aroma più adatto, procedete a
un'accurata mondatura e poi affettatelo a velo o tritatelo più o meno
finemente: quanto più minute sono le parti, più intenso è il profumo
iniziale; un trito più grossolano profuma meno ma il gusto rimane più
persistente nel risotto.
Per quanto riguarda invece l'uso di burro oppure d'olio, non orientatevi
solamente considerando l'armonia dei sapori, ma valutate anche l'aspetto
dietetico. Il burro deve essere gustoso compatto, di colore caldo. L'olio
va scelto tra quelli extravergine d'oliva, con particolare predilezione
per la spremitura a freddo. Il grasso per il quale avete optato deve
formare un velo uniforme sul fondo del tegame. La verdura (cipolla,
scalogno, o aglio) va messa quando la base è ben calda e la fiamma deve
essere dolcissima. Il trito deve imbiondire lentamente fino ad appassire
completamente: in questo modo le asprezze del sapore sfumano.
La
tostatura:
Il
riso più indicato per il risotto è il superfìno, che ha chicchi
grossi e allungati, e va tostato nel soffritto. In questa fase è
necessario mescolare con energia per far sì che tutti i chicchi si
tostino in maniera uniforme. L'operazione può considerarsi terminata
quando i chicchi sono quasi trasparenti con alcuni punti imbruniti. Il
profumo che sprigiona è intenso e caratteristico e, con un poco
d'esperienza, diventa presto riconoscibile.
La
cottura degli ingredienti e il vino:
Spesso
il riso va tostato con altri ingredienti: aggiungerli secondo: tempi e i
modi indicati di volta in volta nelle ricette e prestare attenzione a
non eccedere nella precottura. Quando anche questi ingredienti sono
pronti, bagnare il tutto con il vino, scelto tra il bianco secco o il
rosso corposo e, per qualche istante, alzare leggermente la fiamma,
così che la componente alcolica svapori.
Il
brodo:
Dopo
il vino si passa all'aggiunta del brodo. La qualità del brodo è
determinante, e la scelta tra brodo vegetale e di carne o di pesce è
affidata all'armonia dei sapori della ricetta e al gusto di chi cucina.
Il brodo di carne è più saporito se preparato con un assortimento di
carni diverse: bovina, di pollo e magari di coniglio, senza dimenticare
le verdure (carota, cipolla e sedano) e i sapori (alloro, chiodi di
garofano ecc.). Prima di utilizzare A brodo, sgrassarlo e schiumarlo. Il
brodo di verdura ammette un più vasto assortimento nella combinazione
dei suoi ingredienti, ma consigliamo di evitare i sapori dominanti come
2 cavolfiore, o antagonisti come 2 finocchio, mentre più appetibile è
il gusto di patate, carote, cipolle, sedano, asparagi, spinaci, verza,
broccoli, porri e altri. In alcune delle ricette che impiegano pesce,
sono descritte le operazioni necessarie per ottenere il fumetto di
pesce, ma è possibile utilizzare anche brodo vegetale o di pollo. Non
salare il brodo: la sapidità si aggiusta a fine cottura con sale marino
integrale.
La
mantecatura:
la
fase che dà il tocco finale al gusto. Mantecare significa aggiungere
burro (oppure olio extravergine d'oliva) e formaggio (parmigiano o altro
formaggio stagionato), mescolare e poi lasciare riposare a fiamma spenta
coprendo la pentola con un panno ripiegato affinché questo assorba il
vapore acqueo che potrebbe bagnare il risotto. In questa fase i sapori
si amalgamano, il riso si gonfia e la cottura è ultimata. Il formaggio
va grattugiato di fresco: un sapore stantio rovinerebbe
irrimediabilmente il migliore dei risotti. Non abbiamo dato indicazioni
precise (a parte casi particolari) sulla dose di formaggio: questa varia
secondo il gusto e le scelte dietetiche di chi cucina. Bisogna comunque
cercare di non esagerare, perché il gusto sapido del formaggio
stagionato non prevarichi gli altri. I meno esperti siano quindi attenti
a non utilizzare più di 60 g di parmigiano su una dose di riso per
quattro persone (300-350 g). Gli altri condimenti vanno usati con
equilibrio: il loro sapore non deve prevalere sugli altri, né modificare
la consistenza del risotto rendendolo troppo bagnato.
I
trucchi per un buon risotto:
Come
tutte le ricette tradizionali, anche il risotto ha i suoi segreti e vale
la pena di conoscerne almeno i principali. E' da preferire riso
proveniente da coltivazione biologica e, prima di utilizzarlo, mondarlo:
eliminare i chicchi rovinati e le eventuali impurità. C'è chi
consiglia l'uso della pentola di rame (meglio se vecchia e ricoperta di
nero fumo che aiuta la diffusione uniforme del calore); altri si
limitano a consigliare una casseruola inox più larga che alta e con
fondo triplo; c'è chi, infine, predilige l'uso di un'ampia padella da
mettere sul fuoco su una retina frangifiamma. Qualsiasi sia la pentola
che si decide di utilizzare, rimestare il riso cm un cucchiaio di legno
e sempre dal centro verso i bordi: A risotto, infatti, tende a cuocere
più velocemente nell'area esterna del tegame.
Il
servizio:
Il
risotto deve essere subito servito in tavola, ben caldo e appena prepa-
rato: questo piatto non tollera di essere successivamente riscaldato.
'In tavola non dovrebbe mai mancare il formaggio usato per mantecáre,
in modo che i commensali se ne possano servire a piacere. Gli avanzi del
risotto possono essere adoprati per arricchire la vostra ricetta
preferita di polpette o per farne arancini, ma possono anche essere
raccolti a que- nelle (ovvero stretti tra due cucchiai), passati in una
leggera impanatura e fritti in abbondante olio ben caldo. Buon
appetito!
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